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Il Comitato Ordinatore si trovò a disegnare il profilo della nuova Facoltà di Agraria sotto il pesante condizionamento di un ordinamento nazionale degli studi, ritenuto superato in molti aspetti. D'altra parte nel 1979, quando fu delineato lo Statuto della Facoltà, non si conosceva nei dettagli e nella sua portata il provvedimento legislativo DPR n. 382/1980, che tanto avrebbe influito sull'organizzazione del mondo universitario.
Dopo il breve periodo di presidenza di Scarascia Mugnozza, il compito di presiedere la Facoltà di Agraria fu affidato al prof. Ervedo Giordano, tra i più insigni selvicoltori italiani. Giordano guidò la Facoltà di Agraria ininterrottamente dal 1982 al 1994, nella difficile fase di progettazione e di realizzazione delle strutture didattiche e di ricerca. Fin dall'inizio fu deciso di scegliere una strada fortemente innovativa, basata sulla multidisciplinarietà della didattica e della ricerca, creando istituti polivalenti, che nel settore forestale furono rappresentati dall'Istituto Biologico Selvicolturale e dall'Istituto Tecnologico Ingegneristico. Sotto la presidenza di Giordano venne istituito, tra l'altro, il Centro di Studi Alpini a Pieve Tesino (TN), destinato principalmente ad offrire agli studenti del settore forestale opportunità di conoscenza dell'ambiente alpino, e prese il via il polo formativo di Cittaducale (RI), in collaborazione con il Corpo Forestale dello Stato.